(di Michele Basta)

E’ stato inaugurato il Parco dei Suoni presso la corte esterna dell’Istituto dei ciechi Florio e Salamone. Il Parco, esteso 6500 metri quadrati, voluto dal Consiglio di Amministrazione dell’Istituto e riqualificato insieme a ‘Vivi Sano Onlus’ che ne coordinerà le attività, si apre al territorio. La corte esterna della sede dell’Istituto, edificio costituito da un corpo centrale, nucleo originario risalente all’antica Villa del Pigno, donato dalle famiglie Florio e Salamone, diventa un centro sportivo inclusivo polifunzionale, accessibile, dove poter praticare in sicurezza attività ludico-motorie, di stimolazione sensoriale e attività assistite con gli animali.

Tutto ebbe inzio quando alla guida dell’istituto c’era Antonio Giannettino. Ora, completati i lavori di riqualificazione durante la pandemia, il Parco è stato dotato di arredi e attrezzature inclusive ed è pronto a mettere in rete associazioni che svolgeranno le attività prendendosi anche cura del luogo con i propri volontari. “Potranno partecipare alle attività gli ospiti dell’Istituto, minori e giovani adulti con gap intellettivo relazionale, persone dunque con disabilità visive e/o uditive e con disturbi del neurosviluppo, ma non solo, in un’ottica di vera inclusione – spiega Daniele Giliberti fondatore di ‘Vivi Sano Onlus’ – il Parco dei Suoni sarà aperto a tutti, divenendo, così com’è successo con il Parco della Salute, punto di riferimento per le scuole e la città”.

Il Parco sarà un Centro di Avviamento agli Sport Paralimpici. Da lunedì 7 giugno partiranno le attività estive rivolte agli ospiti dell’istituto e a gruppi di bimbi e ragazzi con disabilità intellettivo relazionali. Da lunedì 14 giugno inizieranno le attività ludico-sportive per agli alunni dell’Abba Alighieri, Istituto Comprensivo con cui ‘Vivi Sano’ ha una convenzione. Nelle ore pomeridiane, nei mesi estivi, il parco sarà aperto alle associazioni sportive, paralimpiche e non, che hanno fatto richiesta.

Dal mese di settembre verranno avviate scuole sportive sociali per bimbi con marginalità sociale e attività per adulti con patologie e anziani normodotati per favorite l’invecchiamento attivo.

Il parco ha al suo interno un percorso sonoro appena restaurato, due percorsi sensoriali, un’area ludica inclusiva con una pista di atletica da 100 metri, un campo scuola di tiro con l’arco, un campo scuola cricket, un campo di calcio a 5, un campo volley, un mini campo basket, uno spazio per il tavolo da tennis, un’area dedicata all’ attività assistita con gli animali e inoltre una palestra attrezzata.

Il progetto, realizzato grazie alla collaborazione dello Studio Provenzano Architetti Associati, con azioni di riqualificazione a impatto zero pensato ed eseguito nel rispetto di un luogo dal grande pregio storico e architettonico, ha previsto, così come è stato fatto per il Parco della Salute, anche la messa a dimora di nuovi alberi che sono stati donati da cittadini e associazioni, sensibili sul tema della sostenibilità sociale e ambientale.

Alla cerimonia di inaugurazione hanno partecipato Toti Amato presidente di Vivi Sano e dell’Ordine dei medici di Palermo e componente del direttivo della Federazione Nazionale Ordine dei Medici, Roberta Cascio vicepresidente Cip Sicilia e delegato regionale Fisdir, Mario Barbuto presidente nazionale dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, Renzo Minincleri presidente dell’Uici regionale. In rappresentanza del Comune di Palermo, l’assessore al Verde, Sergio Marino. “Questa giornata sarà uno dei momenti più felici e più toccanti che ricorderò nella mia professione – ha dichiarato l’assessore – Fare questa iniziativa significa voler bene alla propria città. Invito tutti a frequentare e difendere questo luogo”.

Per Tommaso Di Gesaro, direttore dell’istituto Florio-Salamone “è una giornata davvero importante perché segna una svolta. Non vegliamo più essere il vecchio istituto dei ciechi – commenta – ma vogliamo aprirci alla cittadinanza e a tutto il territorio. Noi non vogliamo lavorare da soli, facciamo tutto in un’ottica di vera, grande inclusione”.