(di Giuseppe Messina)

Un salotto virtuale nel quale possono accomodarsi con serenità sia le famiglie che stanno vivendo l’esperienza sia quei nuclei familiari desiderosi di prendere con sé un minore attraverso l’istituto dell’affido. Lo ha creato sulla propria pagina Facebook l’Afap, l’associazione Famiglie Affidatarie Palermo Onlus, che, tra i suoi obiettivi, ha quello di individuare e accompagnare nel loro percorso le famiglie che si sono rese disponibili ad accogliere minori che, per particolari situazioni, devono essere collocati in affido. Un percorso non sempre facile che ha bisogno anche del sostegno di chi questa esperienza l’ha fatta o la sta facendo.

«Il salotto virtuale serve proprio a questo – spiega Adriana De Trovato, presidente dell’Afap –. Non sapevamo come sarebbe andata quando abbiamo deciso di aprirci anche a questa esperienza veicolata dai social, ma ci siamo ricreduti perché il primo incontro è andato molto bene. Abbiamo dato informazioni utili a chiarire i dubbi di chi ha partecipato, eliminando tutti quei luoghi comuni che impediscono di far comprendere più da vicino il mondo dei ragazzi che vivono in comunità.
Stiamo proseguendo perché chi ha partecipato ci ha chiesto di andare avanti, ricreando quell’atmosfera confortevole e confortante che solo una famiglia riesce a dare, per diventare in tal modo il punto di riferimento dei nostri bambini. Ovviamente in questo percorso siamo sostenuti dal Centro Affidi del Comune di Palermo che ci è sempre stato vicino. E, non mi stancherò di ripeterlo, il tutto avviene sempre e solo a titolo gratuito».

Chi è, dunque, interessato a vivere questa esperienza, partendo anche dalla semplice acquisizione di informazioni, non ha che da partecipare al prossimo incontro di questo salotto virtuale, in programma alle 17.30 di mercoledì 22 aprile. Mandando una mail all’indirizzo di posta elettronica afap_associazione@yahoo.it si riceverà il link per connettersi ed entrare a fare parte di una grande famiglia nella quale, prima di tutto, viene l’interesse e il bene di minori che hanno bisogno non solo di tanto amore, ma anche di una comprensione veramente speciale.

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