La crisi economica non si arresta e i soldi sono sempre meno. Alcuni vivono con il reddito di cittadinanza e in questo periodo di emergenza coronavirus, in molti, che prima si arrangiavano con piccoli lavori saltuari, sono stati costretti a richiederlo per poter andare avanti. Molte di queste richieste però, nonostante siano trascorsi abbondantemente i 30 giorni di lavorazione, risultano ancora “in acquisizione”. Questo significa che la pratica deve ancora essere lavorata e solo allora il richiedente riceverà l’esito. A farsi portavoce di tante segnalazioni è il consigliere della prima circoscrizione Salvo Imperiale: “Sarebbe opportuno abbassare la tempistica dei 30 giorni in un momento così urgente e delicato – dice il consigliere -e invece ci sono richieste inviate all’Inps a gennaio che non sono ancora state prese in carico. Qualcuna risale pure al mese di settembre e il cittadino non ha ricevuto esito, positivo o negativo che sia”. Secondo il Direttore regionale Inps, Maria Sandra Petrotta, non c’è mai stato uno stop alla lavorazione delle pratiche. Gli uffici dell’Inps, infatti, non sono aperti al pubblico ma rispondono per mezzo di centralini telefonici provinciali che dirottano le telefonate ai numeri dei funzionari. I numeri dei centralini sono pubblicati sul sito dell’Inps. “La stragrande maggioranza del personale è in smart working a tutela della salute di tutti – spiega il direttore Petrotta – i funzionari sono  regolarmente collegati con la rete dell’Istituto e non  solo rispondono alle chiamate ma lavorano anche”. Per dare supporto ai lavoratori, in questo periodo di grande emergenza, il governo ha messo in campo una serie di bonus e misure a tutela del lavoro. “Esiste la cassa integrazione ordinaria specificatamente per la motivazione covid-19 e di questa abbiamo già ricevuto le domande – spiega il direttore regionale Petrotta –  . Aspettiamo soltanto l’adeguamento delle procedure informatiche per procedere alla liquidazione nei confronti dei lavoratori. Per la cassa integrazione in deroga invece, attendiamo che l’accordo, raggiunto qualche giorno fa tra la Regione Sicilia e le parti sociali, sia pubblicato sul sito dell’assessorato del lavoro in modo da far partire le domande. Dal momento in cui le domande saranno inserite a sistema e presentate al Centro per l’impiego, saranno lavorate nell’arco di 15-20 giorni”. I lavoratori potenzialmente coperti dalla cassa integrazione in deroga sono circa 217 mila in tutta la regione. Il decreto legge prevede diversi bonus inoltre, che consistono in un’indennità di 600 euro per il mese di marzo. “Indennità che presumibilmente sarà reiterata, da altro atto normativo – spiega ancora la direttrice Petrotta – anche per il mese di aprile. Sono indennità riservate ai lavoratori autonomi dunque artigiani, commercianti, ma anche ai professionisti iscritti alla gestione separata, lavoratori agricoli che nel 2019 abbiano lavorato per 50 giornate e i lavoratori dello spettacolo che nel 2019 abbiano lavorato per almeno 30 giornate. Per questi aspettiamo il rilascio dei moduli on line. Il congedo parentale invece è riservato ai lavoratori del settore privato e consiste in 15 giorni di congedo retribuito al 50 per cento per accudire i figli. I titolari del beneficio della legge 104 hanno diritto un incremento di 12 giorni, rispetto ai tre giorni di permesso mensile”.

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