(di Giuseppe Messina)

Al suo nome tutti devono anteporre il titolo “dottoressa”. Alessandra Bruscia, 34 anni, palermitana, affetta da tetraplegia spastica, si è laureata ieri in Cinema, Teatro e Spettacolo multimediale all’Università degli Studi di Palermo. Questo in realtà è il secondo traguardo per Alessandra che già una prima laurea, anni fa, l’ha conseguita in Lettere e Filosofia. La sua disabilità non le ha impedito di appagare la sua fame di cultura e conoscenza e, raggiungendo il suo ennesimo obiettivo, la giovane donna ha dimostrato che le diversità e le barriere non esistono quando la forza di volontà e le passioni sono più grandi di qualsiasi altra cosa. L’amore per la letteratura le è stata tramandata da nonno Filippo, o nonno Fifì come a lei piace chiamarlo. Era il nonno a leggerle i racconti e i romanzi, persino la Divina Commedia e altre opere della letteratura italiana e straniera. Uno di questi le è rimasto nel cuore più di tutti gli altri: Piccole Donne di  di Louisa May Alcott e in Jo, con la sua forza e il suo essere coraggiosa e determinata Alessandra si rivede molto, tanto da decidere di dedicare la sua tesi proprio a lei. Tesi che Alessandra ha scritta al computer con la mano sinistra, l’unica che le permette di scrivere e nonostante la sua distonia e le sue difficoltà comunicative, la studente ha  sostenuto, come tutti, il suo esame orale. “Perché con calma lei riesce a dire tutto, a condividere  il suo immenso sapere – spiega la mamma, Agostina Somma che è sempre stata vicina ad Alessandra in ogni scelta e in ogni momento della sua vita –. Mia figlia ha sempre coltivato questa grande passione e io l’ho sempre appoggiata. Sono molto emozionata – continua – è un traguardo raggiunto con non pochi sacrifici ma anche con grandi soddisfazioni”. Emozionata e felice lo è anche Alessandra che in cuor suo, sta già pensando al prossimo obiettivo da programmare e raggiungere: “Quando studio sto bene – dice – sono affamata di sapere e conoscenza e quanto più posso conoscere e sapere tanto più mi sento felice e appagata”. Accanto a lei, soddisfatti ci sono il professor Gennaro Schembri relatore della tesi e la professoressa correlatrice Anna De Domenico Sica. Presente alla cerimonia di laurea, in rappresentanza del Comune, anche il consigliere comunale Giulio Cusumano, amico di Alessandra e della mamma attrice palermitana Agostina Somma. “La forza di questa mamma e di questa ragazza vanno riconosciute e premiate. A loro va dato un riconoscimento istituzionale – dichiara Giulio Cusumano – per questo il Comune ha deciso di concedere a titolo gratuito Villa Niscemi per un piccolo rinfresco e un incontro con gli amici e i professori che hanno seguito Alessandra”. C’è tanto da fare ancora, probabilmente, per riuscire a parlare di inclusione sociale dei ragazzi diversamente abili, ma la storia di Alessandra porta a sperare. Con tenacia e forza di volontà, la studente  ha dimostrato a tutti che qualsiasi difficoltà, qualsiasi barriera, qualsiasi limite può essere superato. Basta crederci.

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