Una montagna di richieste di prenotazioni inoltrate tramite il numero whatsapp 3399941239 al Cup del Policlinico da tanti cittadini rimaste inevase e non prese in carico. C’è tanto lavoro arretrato e molte richieste da smaltire in questo periodo al Centro Prenotazioni Unico del Policlinico. Lo sanno bene i pazienti che provano a prenotare una visita o un esame tramite questo veloce e innovativo strumento che, se funzionasse, risolverebbe davvero tanti problemi e risparmierebbe tempo ed energie ai cittadini,ma che sembra non dare risposte certe e celeri, perché all’invio della richiesta al numero dedicato, in molti non ricevono risposta. Tante infatti le segnalazioni sulla mancata efficienza di questo servizio. Tante le richieste, correlate di documentazione per la prenotazione di una visita, fatte attraverso il canale whatsapp,che non hanno ricevuta conferma e dunque non hanno portato a nessuna prenotazione. “Mandiamo le nostre richieste – protestano tanti utenti – ma forse al Cup non li leggono nemmeno. Non ricevendo risposta, siamo costretti a recarci fisicamente allo sportello e fare la fila alla vecchia maniera”. A confermare il problema e a spiegare il perché di tanto ritardo è lo stesso responsabile del Cup del Policlinico, il dottor Mario Tamburello. “E’ vero – dice Tamburello –  siamo in ritardo nello smaltimento delle richieste di prenotazione. C’è stato un boom di richieste e tante ne arrivano ogni giorno. Non riusciamo a lavorarle tutte in giornata, rispondiamo a tutte ma non prima di quattro giorni. Chiediamo scusa per il ritardo e stiamo cercando di smaltire quelle arretrate. Le richieste si accumulano e ora abbiamo una mole di richieste di prenotazioni da lavorare”. Poi succede anche che il paziente, non ricevendo risposta nell’arco di qualche giorno, rimandi nuovamente la sua richiesta che perde così la sua priorità originale, finendo nuovamente tra quelle più recenti. “Chiediamo ai pazienti di sollecitare le loro richieste – a tal proposito esorta il dottor Tamburello – non prima di una settimana dal primo invio perché così facendo nell’arco di quattro giorni tutte le richieste saranno esaudite”.

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