LIBRO GIOVANE E ORIGINALE QUELLO DI ANIA, NOSTAGMO NOTTURNO PRESENTATO ALL’UNIONE ITALIANA CIECHI

Ha conquistato tutti. Una platea di giovani e adulti è stata letteralmente rapita dalla saggezza e dall’originalità che lo scrittore palermitano Gaetano Nestor Anìa ha messo dentro il suo primo romanzo “Nistagmo notturno”,  presentato venerdì 16 giugno presso la sede dell’Unione Italiana Ciechi di Palermo. Un romanzo scorrevole, poetico e “colto” al tempo stesso. Ispirandosi ai più grandi letterati italiani, Dante Alighieri, Manzoni, Petrarca e con la sua nota poetica che mai manca nei suoi scritti, Anìa racconta il mondo difficile dei giovani alle prese con piccoli e a volte anche grandi, insormontabili problemi tipici di un’età che comincia a conoscere il mondo e a volerlo cambiare. Diversi i temi sociali evidenziati in “Nistagmo notturno”, il razzismo, il coraggio delle ragazze madri e quella che lui ama definire “”diversabilità”. “Perché quel prefisso “in”, significa negare il senso della parola – spiega Gaetano Nestor Anìa – Essere inopportuni, significa non essere opportuni, essere inesatti significa non essere esatti, disabili significa non essere abili. Noi invece siamo abili, come tutti, solo che lo siamo in maniera diversa. Ecco perché siamo diversamente abili. Non è un romanzo autobiografico anche se tanti spunti nascono dalla mia quotidianità, ciascuno di noi vive i drammi del libro”. Ad aprire la conferenza di presentazione del libro, curata dalla giornalista Anna Cane, il presidente dell’Unione Italiana Ciechi di Palermo, Tommaso Di Gesaro che ha ricordato come il centro di assistenza e sostegno ai non vedenti e ipovedenti, promuova i talenti e le capacità di tanti ragazzi diversamente abili che dimostrano di avere doni immensi. “Quando c’è la disabilità – (o la diversabilità così come direbbe Anìa) – i problemi aumentano. O la si affronta subendola o si reagisce cercando di trovare la propria strada per l’affermazione di se stessi così come ha fatto Gaetano Nestor Anìa” ha detto Tommaso Di Gesaro”. Anche la giovane Claudia Sabella, della casa editrice Elpis, ha creduto in Gaetano fin da subito. “Abbiamo in comune la stessa passione, la scrittura e in lui mi è piaciuto che mette dentro ai suoi scritti  tematiche sociali importanti che riguardano tutti noi”.

 

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